Ago, filo e Nodo
Restauro conservativo delle superfici interne
Piazza Cadorna, Milano
Settembre 2012 - aprile 2013
Direzione lavori: Arch. Bonfanti, Comune di Milano
Committente: Ditta Pranedil
Autori dell’opera: Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen
L’opera, composta da due elementi Ago e filo in acciaio e vetroresina sul piazzale e Nodo, in vetroresina, immerso nella fontana, presentava un degrado provocato dall’inquinamento atmosferico che aveva depositato strati molto spessi di particolato, alterando i brillanti colori scelti dagli artisti. Il vetroresina aveva subito fenomeni di decoesione e fessurazioni provocate dagli sbalzi termici e dalla fruizione antropica. Nodo era alterato da spessi depositi di calcare e patine biologiche. L’intervento di pulitura è stato costantemente seguito dall’artista, tramite l’arch. Rinaldi. Il consolidamento è stato controllato tramite misure ad ultrasuoni che ne hanno confermato l’efficacia. Al termine della pulitura erano evidenti lacune delle stesure di vernice e la perdita di saturazione dei colori. L’artista richiedeva che l’opera fosse ridipinta, impiegando gli stessi prodotti scelti in origine. I colori erano stesi a velature e l’intervento era completato con una stesura di vernice lucida trasparente.
L’opera, composta da due elementi Ago e filo in acciaio e vetroresina sul piazzale e Nodo, in vetroresina, immerso nella fontana, presentava un degrado provocato dall’inquinamento atmosferico che aveva depositato strati molto spessi di particolato, alterando i brillanti colori scelti dagli artisti. Il vetroresina aveva subito fenomeni di decoesione e fessurazioni provocate dagli sbalzi termici e dalla fruizione antropica. Nodo era alterato da spessi depositi di calcare e patine biologiche. L’intervento di pulitura è stato costantemente seguito dall’artista, tramite l’arch. Rinaldi. Il consolidamento è stato controllato tramite misure ad ultrasuoni che ne hanno confermato l’efficacia. Al termine della pulitura erano evidenti lacune delle stesure di vernice e la perdita di saturazione dei colori. L’artista richiedeva che l’opera fosse ridipinta, impiegando gli stessi prodotti scelti in origine. I colori erano stesi a velature e l’intervento era completato con una stesura di vernice lucida trasparente.




